Che paese, l’America
Davvero un libro molto strano quello di Frank McCourt: non posso dire mi sia piaciuto come il contrario; quel che è certo è che ho impiegato qualche mese a leggerlo. Per carità mia mancanza di sicuro perché è un libro semplice e scritto colloquialmente ma con il grande difetto di essere un unico brainstorming di 420 pagine circa sicché mi ha stancato quasi subito.
E’ interessante seguire la storia movimentata – non so quanto autobiografica – di un irlandese emigrato in America negli anni Quaranta che da estremamente povero e squattrinato riesce a costruirsi una vita tranquilla, seppur non agiata, nel paese in cui tutto è possibile, diventando presto un insegnante rassegnato e in balìa dei suoi studenti.
Un libro in cui si alternano ironia e drammaticità superata davanti a un boccale di birra, con momenti di nostalgia intensa e coinvolgente.