Luci a sorpresa
Saliamo sul volo che da Cairns ci riporterà a Sydney. “3 ore, che noia!”, dico io, “che bello, si dorme!”, dice Marco, che però alla fine non dormirà (per la prima volta su un mezzo di trasporto di qualunque tipo da quando è iniziato questo viaggio :p). Infatti si è appassionato al giornalino della Qantas che riporta diversi articoli interessanti. Il primo che mi segnala è una di quelle improbabilissime coincidenze: si parla di Dozza, paesino bellissimo in provincia di Bologna dove ho vissuto per un breve periodo quando ero piccola piccola e dove Letizia e Filippo, gli amici imolesi, ci hanno portati a cena solo qualche mese fa! Molto più utile è l’elenco degli eventi di giugno in tutto il paese. C’è un’immagine in particolare che attira la nostra attenzione, la Sydney Opera House colorata di mille colori… Vivid Sydney, until 13 June, ma da quando? Sarà già iniziato? “Stasera facciamo un salto a vedere!” Ed eccoci qui, felici per questa ennesima bella sorpresa, dopo esserci riempiti a lungo gli occhi di giochi di luce che illuminano tutta la baia… e in particolare lei, la Sydney Opera House – e il suo riflesso in questo harbour unico al mondo – stasera colorata, in movimento, mai uguale a se stessa! Ci soffermiamo a lungo ad ammirarla, dimentichi che la cena mangiata alle 6 sull’aereo non ci ha per nulla saziati, e quando cerchiamo qualcosa da mettere sotto i denti tutti ci dicono “sorry, we are closed”… ci dobbiamo accontentare di McDonald, unica garanzia di cena a qualsiasi ora. Un hamburger e via, di nuovo ad ammirare le luci correre e riflettersi nel mare! “Cavoli, abbiamo fatto tardi.” Prendiamo la metro e torniamo alla stazione centrale, immensa… per l’uscita seguiamo due tipi vestiti come bardi del rinascimento – ma non erano in costume :s – che ci portano fuori strada. Chissà se cercavano il binario 9 e 3/4? 😀 Noi a un certo punto abbiamo deciso che chi fa da sé fa per tre e siamo andati per la nostra strada!