Le Mont Saint Michel
Eccoci giunti infine al punto estremo del nostro viaggio, a 1206 chilometri da Milano (neanche troppi se si pensa che Milano-Brancaleone sono 1270 :)). E poi ragazzi, Mont Saint Michel merita il viaggio! Intanto va detto che se lo cercate sul navigatore (non ve l’ho detto? Si è ripreso!!! In compenso si è rotto il caricatore ma siamo riusciti a rimetterlo insieme e ora lo lasciamo sempre inserito per non rischiare ^^) dovete scrivere Le Mont-Saint Michel o non ve lo trova: il “Le” e il trattino sono elementi fondamentali.
Quando il navigatore indica più o meno venti chilometri alla meta esclamo: “Eccolo!” Si vede da lontano, non appena si riesce a scorgere il mare dall’autostrada che percorre una verdissima campagna francese. E già da lontano colpisce, così slanciato verso il cielo! Poco a poco ci avviciniamo, lasciamo la macchina nel posteggio che come da attese non è per nulla economico e raggiungiamo l’isola con la navetta gratuita che fa la spola sull’unica strada che collega Mont Saint Michel alla terraferma.
Superata una delle porte nelle mura iniziamo la salita lungo una via stretta e estremamente trafficata di turisti come noi – solo un po’ più francesi di noi perché oggi è l’Ascensione e in Francia, come in quasi tutta Europa eccetto l’Italia, è festa! – su cui si affacciano i musei e la chiesa parrocchiale. Si sale rapidamente, prima lungo la strada e poi con varie scalinate, fino all’ingresso dell’abbazia medievale. Il biglietto d’ingresso (9 euro) ci sembra un po’ caro ma ovviamente siamo qui e non possiamo non vedere la parte più importante dell’isola. E in effetti non potevamo certo aspettarci che fosse così sorprendente: la chiesa principale e lo splendido chiostro sul cucuzzolo, ma non sul cucuzzolo della montagna, ancora più su, perché ai livelli inferiori si susseguono cappelle, stanze per gli ospiti, stanze di servizio, e quando dopo una lunga visita usciamo dall’abbazia siamo molto più in basso di quando siamo entrati.
Finita la visita le nuvole molto minacciose hanno lasciato spazio al sole quindi decidiamo di tornare con calma sui nostri passi per scattare un po’ di fotografie. E torneremo anche dopo cena, molto tardi, per vedere l’isola con una luce diversa, e restarne affascinati se possibile ancor di più!
Dev’essere davvero emozionante, e seguire il vostro viaggio ci coinvolge e ci fa scoprire con i vostri occhi ciò che ci è già noto, e ciò che non conosciamo ancora…
Buona serata, ovunque voi siate…