Midnight in Paris
Come ogni film di Woody Allen che si rispetti, Midnight in Paris, suo ultimo lavoro nelle sale in questi giorni, è fortemente ironico e impregnato di sensazioni miste che spaziano dalla nostalgia del protagonista Gil, interpretato da Owen Wilson, scrittore hollywoodiano affascinato dalla cultura europea particolarmente fiorente nella Parigi degli Anni Venti e il fascino di una città che, dalla Belle Epoque fino ad oggi, conserva la fama e la magia del romanticismo che la pervade anche nei giorni di pioggia. E l’inizio del film è proprio un inno alla bellezza della città di Parigi, con immagini che si susseguono presentando scorci incredibilmente delineati sui monumenti mitici e inquadrature di una città che è sempre in movimento, anche a mezzanotte quando nel silenzio e nel buio delal notte si accendono le luci che colorano la città.
La trama
Gil, sceneggiatore di Hollywood, si trova a Parigi con la sua futura moglie e i suoceri. Approfitta dell’occasione per immergersi nel suo lavoro e per trarre ispirazione dall’ambiente parigino per completare il suo primo lavoro da scrittore, un romanzo.Tra impegni mondani cui è coinvolto suo malgrado e visite sgradite di vecchi ammici della moglie Inez (Rachel McAdams), riesce a ritagliarsi delle lunghe passeggiate notturne che lo portano ad incontrare realmente, in un gioco tra realtà e finzione, idoli della letteratura e della cultura del Ventennio del secolo scorso: da Ernest Hemingway a Picasso, da Scott Fitzgerald a Salvador Dalì.
Da questo momento in avanti Gil farà in modo di incontrare queste persone ogni sera, dopo la mezzanotte, anche perché infatuato della bel
insoddisfatto della vita che vive nel suo tempo, si rifugia in deliranti convinzioni che lo
portano a credere ad un indiscusso splendore di tempi remoti.
Consigliato.
Il film su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Midnight_in_Paris
e su Mymovies: http://www.mymovies.it/film/2011/midnightinparis/